La vita e' generosa,
ha sempre qualcosa da donarti:
una giornata di sole,
un cielo stellato,
il sorriso di un bambino,
lo sguardo dell'innamorato,
l'abbraccio della madre,
la gioia di un figlio.
Vivine pienamente ogni istante.
Il senso di proprietà e di possesso sono tipici di noi esseri umani. Gli "attaccamenti" alle cose. Riguardo la tua riflessione mi vien di dire e meno male che non ci appartiene, la possiamo comunque condividere con gli altri, scambiarci le esperienze, volersi bene. Sarebbe un monopolio di possesso ingiustificato.
struggente ma vera.. come ogni poesia degna di chiamarsi tale la tua seppur semplice apparentemente lo è Vera. e forte
Anonimo il 27/07/2013 23:15
In sintonia con Cristiano, ma anche con le tristezze di chi, a volte, nel cogliere un bene, coglie anche il suo struggente desiderio di possederlo... direttamente.
È vero! nel senso che ne possiamo godere ma niente è nostro e nel senso, questo triste, che tutto ci può essere tolto da un momento all'altro.
così pure, per quanto riguardano gli ultimi tre versi: i figli non sono nostri soltanto perché li abbiamo partoriti...
Ma purtroppo vice spesso il grande egoismo dell'umo e la presunzione che tutto sia proprio.
QUANTO SAREBBE DOLCE LA VITA SE I TUOI GENEROSI VERSI TROVEREBBERO RISCONTRO... MA NON SEMPRE L'ACQUA SGORGA LIMPIDAMENTE... UNA SEQUELA D'ANIMO AMOREVOLMENTE CORREDATA...
La poesia, nel complesso, è godibile, solo mi dispiace che alla fine lei lasci spazio alla consapevolezza che tutto ciò non ci appartiene. Io credo, modestamente, che non ci appartenga nella misura in cui non gli permettiamo di appartenerci. Se poi lei fa riferimento al fatto che siamo tutti mortali, esistono parecchie cose che ci eternano nel nostro esserci stati e nel nostro avere avuto momenti cari: uno lo possiede lei stessa ed è la poesia, gli altri sono le impronte di noi in chi abbiamo amato che si eterneranno di generazione in generazione. Le pare poco? A me sinceramente no. Cordialità.