Il gioco delle sfere di cristallo
che si sfregano lanciando strali:
parallelepipedi di luce
abbaglianti occhi crudi.
Salta la tarantella
tra ciccia tosta e morbidella,
tra pizzi e lustrini
dove è culto uscire carini.
Nonostante i polpastrelli
mi ballonzolano dentro,
al palo della luce faccio verso
e rimiro tant'ardore,
tant'allegra compagnia,
che saluto e vado via.