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Miracolo Ancestrale

Lo riscriverò
il sospiro dei pensieri.

Di dieci, cento e mille ancora sentimenti.

Di piccoli spiragli nati
nell'alba risplendente, di tiepide creazioni.

Le riscriverò
quelle ferite della Vita
destate sempre e nuovamente
dai gemiti, dai pianti e dalle voci
che vagano smarrite dentro l'anima.

Fissare sopra fogli bianchi
la fredda, buia e a volte
tragica follia che scorre
Sulla via.

Ricordare le storie
d'amori mai nati ed andati.
Incise ferite, che graffiano anima e cuore

Di vuote solitudini che tutte intorno vagano.

Riscriverò il topazio di un mattino
ed il rubino della sera

E nuove verità per ammaliare i cuori
eliminandone le pene e le passioni.

Canti
composti da mille parole
sussulti d'anima tenera divenuta
fragile al freddo delle intempie vissute

Pianti nascosti, ai visi e nel inchino degli occhi
che vogliono toccare il Cielo.

Liberi fluttuanti pensieri questi miei desideri

Simili a uno spirito sfuggente veloce
e fulgente
nell'opalescenza che traspare
Negl'occhi

Ed in una donna
si trasforma ancora
plasmandosi
tra smanie e pazzie
deliri e follie
di quel miracolo ancestrale
che chiamiamo Amore

 

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2 commenti:

  • alberto accorsi il 28/08/2013 16:01
    Certo che è dura... riuscire a mettere un po' di ordine in cotanto sentimento. Sfoltire un poco, bisognerebbe.
  • Caterina Russotti il 28/08/2013 15:10
    Ahh... L'amore cosa fa fare l'amore, così ricercato da farti dimenticare che a volte ti può dare sofferenza quando non corrisposto.. Molto bella questa tua poesia

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