Era solo aprile
il conforto di un'attesa
e di una promessa non mantenuta
ma da portare a Gerusalemme dove
il divino è piccolo
e l'iniquità ha la sua voce
esaltata da un paio di labbra strette.
"E così -amico mio- ora ti dai da fare
con chi te la canta?"
"Già, ma anche chi non cantava
me la cantava. Stimolo, io
le qualità vocali
splendidamente".
Ma era solo aprile
Da allora è stato gradevole
pensare che tutto apparteneva
ad un futuro
che mai sarebbe venuto
Qualche pezzo si è perso
nell'impossibile.
I fili d'argento
tornati verso la luna
hanno chiuso le fantasie
due e quattro
e la parola dispari si prepara
ad una stagione ora meno ambiziosa.
Ma le donne
le linci e i poeti capiscono
che nella quiete terapeutica
nulla è peggio
del meno peggio