Dormirai quando io ti canterò il mio stupore
e le ore saranno percorsi ineluttabili
nei quali strofinare i ricordi di una vita ormai spenta.
Dormirai sui tragitti ondulati della tua noia,
tra sorrisi che già non mi apparterranno più
e sospiri che sveglieranno un'alba disperata.
Dormirai quando io non ci sarò più
e sarà il sonno del giusto a portarti al cospetto della tua coscienza,
a rapire rimorsi di veglie forzate,
a raccontarti ferite ormai credibili,
perché tue.
Dormirai quando tutto questo apparterrà al nulla,
ed il nulla veglierà sulle tue notti insonni
a supplicare voci che non ti ascolteranno più,
a ricordare gesti ormai dimenticati,
svaniti nel profondo abisso del tuo buio personale.