Senza sosta è tosta anche steso sul letto e tutt' intorno muta
tu e tutte le cose del mondo. Persone e spiriti, folletti usati
come nome per aspira-polvere, che non ha mai fine.
Senza sosta, al centro del vorice qui mi rigiro e le lenzuola
sgualcite, sguaiate, piegate, per notte passata nel sonno
senza sogno che agogno da sempre, senza colori.
Pensieri, azioni e parole, o rettamente, da filosofie
connaturate in ordine. Ma comunque anche se in ordine
uomini sparpagliati, scapigliati, malvestiti, spogliati,
lasciati soli a soffrire, prima di morire, o in compagnia
di diavoli e diavolesse, conduttori di atroci messe.
Tu senti, come talvolta sento io, questa vibrazione
fortissima che ci attraversa e ci unisce in un'unità sfibrata
di vibrazioni di amore ed odio che ci attraversano?
La senti la luce e l'ombra indotti o prodotti da te,
essere umano vivo e pensante? Conservati che tempi così
non li abbiamo mai vissuti. Conservati per mantenere
il seme del gene del sentire la felicità di esser vivi.