Mantengo quest'asola chiusa,
Questo ordito fitto e dolce
Che riprendo nei ricordi.
Fogli su fogli dita pigiate
Più forte sui tasti
Trangugiate e rigettate fuori
Non intendo questo tempo incerto
Il farnetichio della gente in pensieri contorti.
Ma come cirri carichi di pioggia, sto.
Per gli sgambetti dei palpiti
E le mani del mondo annodate
Uno nell'altra.
I nembi sostenuti al nulla
Che mi danno un emozione
Agevole leggera.
Come un non so chè d'inizio
Ascolto una musica
Di Amy Stewart.
Ha la potenza di muovermi la pelle
E toglie sabbia fra drappi candidi
Di mobili sorpassati d'uno stabile chiuso.
Riemerge al di la del fondo
Interpreta ciò che non so dire
E che in altri giorni veniva semplice
Incide e dilata le rughe che s'arrendono
Come burro morbido
L'impulso naturale che trasuda
Fra le screpolature rinnegate
Ed io vergo il foglio.
Escludendo un finale che ferisca