Spera di sole, abbagliante ed implacabile.
Sabbia umida, graffiante ed inalterabile.
Macchia vegetale, profumata ed intoccabile.
Canto di cicale, cadenzato ed interminabile.
Terra natia, silenziosa e selvatica, dono di Dio.
Terra mia, ospitale e granitica, caduta nell'oblio.
dimora di genti fiere ed obbedienti,
calpestate nell'orgoglio e nei propri sentimenti.
Ricovero di Re, Regine e cortigiani,
padroni incontrastati, agnostici e villani.
Eppur madre di illustri Presidenti, premiati Letterati,
Antonio, Francesco e Grazia i più famosi ed apprezzati.
Anche l'Eroe si riposò, tra le tua acque frizzanti e cristalline,
fino a morir nella sua casa tra le coste smeraldine.
Fabrizio si innamorò della Gallura,
soffrì in silenzio e non ebbe paura.
Guardò gli uomini in viso e gli tese la mano,
poi scrisse una canzone donandogli il perdono.
Oh Sandalia! Non piangere dolente.
Dacci coraggio e volontà.
Unita e laboriosa, questa è la tua gente,
Salute, pazienza e verità.