Dormi, Luca, con il riso sul volto
tra calde e percosse braccia materne,
in grigie, dure coperte perduto,
dormi piccino sognando la festa.
Guarda la mamma bagnare il cuscino;
le ciglia terse, velate di fumo
e secche le labbra, stanche di vino
catturano un volto sfatto e sfinito
di chi ripensa nel letto d'albergo
al dolce profumo del biancospino;
tra lieve vestaglia e stinte carezze
sorride baciando il proprio bambino
e non si avvede, tradita dal sonno,
che, spento, il suo seno schiaccia il tuo cuore
e tu, piccolo Luca,
dormi per sempre stringendo la vita.