Quando dei pensier più tristi
le cupe ombre la mente adombran
e a vacillar nello sconforto portan
ecco le labbra serrate e chiuse
si apron con il grido del Salmista
e urlan in Te Signor mio rifugio
mia pace mia speranza sol confido.
Sai.. Mi è capitato... Quando stavo in ospedale, di andare in chiesetta e leggermi i salmi del giorno... Mi faceva star bene.. Grazie per avermelo ricordato con questa tua bella poesia.