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Lamina scarlatta

Ardimentosa spada a ridosso dell'alito
È la reminescenza roboante alata
Delle nuvole di settembre

Fra il manto della volta chiara australe

In questo tiepido
nel vespro, verniciato di salmastro

S'adagia sovrana
un anemone, nel guizzo di mare

E le tue dita,
strette alla mie sono fermi
Fra i palmi arenati insieme

Ogni cosa si scioglie smagliandosi
In teneri cristalli di tenerezza lieve

Come sfumatura d'onda incapricciata di spuma
A non cambiar quel mutare di lamina scarlatta

Che mi dilata il petto d'adagio calmo
drappo della tua beltà nel nostro estasiarsi

 

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1 commenti:

  • Caterina Russotti il 05/10/2013 13:16
    Bella poesia... Mi sembrava di rivivere il momento del primo incontro... Mano nella mano e piccoli brividi che scorrono lungo il corpo al sol tocco. Complimenti

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