Furtiva
chiudo alle spalle
la porta.
Una manciata di giorni
di notti
possono bastare
se d'amore si vive.
Il mio viaggiare
sola
da sempre
è alibi sicuro.
Sfreccia il treno
d'argento vestito,
nelle gallerie
sibila forte
ad assottigliare
le nostre distanze.
Come drago
ingoia
tutto il verde,
l'azzurro
e di girasoli fa indigestione.
Egli è già lì
che aspetta il dono
dei miei fiori.
Nel letto disfatto
ho lasciato
respiri di pace
inchiodati
alle mie insicurezze,
a quel pezzo di me
appagata e dolente.
E torno...
Il pesciolino rosso
boccheggia,
d'acqua pulita
abbisogna
e me sola aspettava.