La vecchia falegnameria dello zio,
abbandonata,
verrà abbattuta
e sono entrato per l'ultimo saluto.
Anni ed anni son passati,
polvere e segatura
appesantiscono
tele di ragno.
Come soldati gli utensili.
da tempo allineati.
aspettano invano.
Ecco
il mio fido banco da lavoro
antico, solido.
Conosco i suoi segreti
e i segreti degli attrezzi,
ognuno con la sua personalità.
La piccola stufa
che ci scaldava d'inverno
è sempre là.
Apro la vecchia porta
che da sul magazzino:
ora gemono i suoi cardini.
Dentro è buio pesto
manca l'elettricità,
ma
il pulviscolo si agita dentro una lama di sole,
... come i miei pensieri.