Di suggerir non c'è bisogno,
mai intervallo di benignità ricevuta.
Ghiaie di perfidia,
corpi di slealtà,
nella barriera mia decedete.
Da quel giorno
cupidigia ero per te,
e or che tante stagioni son vissute insieme,
saldato a te sempre
me ne stò nel viaggiar mio.
Specchiato a me c'è il sentiero,
ambiguo e subdolo qual sia,
che diviene festevole con te,
blando, quasi spassoso!
Poiché da barriera tu mi scudi,
schermi tutto,
strazio, pesto e piaghe.
Riparato continuo a viaggiare,
con presso il padre
dal volto provato e scheggiato,
ma in nessun tempo vinto e domato,
che da barriera non piega mai!