Se fossi Dio
quel Dio che gioca a dadi con la morte
darei altro destino e altro tempo
al figlio-uomo che insegue arcobaleni
ed ogni tanto
proprio come un padre
mi lascerei vincer ridendo
dall’uomo-figlio che desidera sfidarmi
E da buon vecchio
o da buontempone
scenderei dal piedistallo dei padroni
e andrei incontro
ai miei superbi eroi
in questa dimensione tera-terra
E direi
a questi mie testoni
dell’universo nato da un’idea
del primo figlio creato da un sospiro
e dei miei sogni chiusi in una stella
Se fossi Dio
quel Dio che fa del tempo il suo sicario
scalerei le vette di ogni cuore
senza magie
e magari in montain-bike
e in ogni cuore lascerei la mia frequenza
il mio indirizzo interstellare
il numero di fax
e il sito del mio spazio cibernetico
E giocherei
magari a nascondino
con l’ultimo sovrano-dittatore
Se fossi Dio
sarei il padre più scemo della terra.
Poesia inserita nella pubblicazione: FRECCE CONTRO IL CIELO Ed. ILA PALMA, 2000