Dama di vestiti millefiori
è questo palco padre e figlio
ch'ora è cenacolo di sorrisi
ora risveglio di atavica ferita
or fors' anche palestra
di inconsapevoli nascondigli.
Recitare
è la scienza bizzarra e multiforme del vivere
fermare in attimi di emozioni
le parole che scorron tra i copioni;
il bacio del pubblico è e resta
supremo, insuperato onore
per chi di indossare scelse
la pelle radiosa dell'attore.
Non v'è recitazione
che non m'abbia visto d'essa innamorato
né cammeo di spettacolo
che portar non sappia
i frammenti del la passione che gli ho dedicato.
graffiato da sfide
di cui pian piano, spesso
l'identità si svela
è il volto sempre fresco dell'artista
Giungetemi a raccolta, ve ne prego,
passi studiati dal cuore,
e portati in scena dall'amore:
a me sicura e ferma rivelati
voce che mai mancasti di sostenermi
come tenera onda di preghiera.
freccia di miele sbocciata in un lago azzurro
in cui crebbe uomo e artista
il commissario Zuzzurro.
Gaspare, Antonino,
separarsi
è la legge impietosa cesellata dal destino
a te restino, carezzevoli e inviolate
le magie delle nostre serate.
Vai avanti amico e fratello
ch'il teatro veder mai non vuole il pianto,
e sul tuo ricordo, certo io sono,
la mia presenza si farà
sempiterno canto.