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Quanto ero intelligente quando ero stupido!

Tanto tempo fa ero uno stupido.
Mi accovacciavo sotto l'albero,
mi appoggiavo al grande tronco,
e chiudevo gli occhi,
ascoltando lo stormire delle foglie;
gustando così ogni goccia della speranza.
Oggi non posso più farlo.
Hanno tagliato il per loro inutile albero,
hanno fatto pulizia dei rami secchi,
bruciando con essi ogni residuo pensiero
che potesse sognare la più piccola speranza.
Ed in fine mi sono ammalato di concretezza.
Mamma miaaaaaa!
Quanto ero intelligente quando ero stupido!

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Alessandro il 29/10/2013 23:05
    Un ossimoro - quello del titolo - solo apparente. Riflessione profondissima.
  • Rocco Michele LETTINI il 29/10/2013 07:29
    Nell'acuto riflettere un lascito da meditare...

4 commenti:

  • Anonimo il 30/10/2013 13:59
    Ho apprezzato la tua poesia, molto bella. È molto meglio essere stupidi come tu scrivi, significa avere sensibilità, amore per la natura, insomma possedere valori veri.
    verbena
  • Anonimo il 29/10/2013 17:25
    Occorre davvero una netta personalità e indipendenza per non lasciarsi istupidire da una certa vita -si fa per dire- attuale e conservare intatta la capacità di godere degli autentici valori dell'esistenza!
  • Anonimo il 29/10/2013 17:01
    Quante cose ci insegna e ci fa capire la vita...
  • loretta margherita citarei il 29/10/2013 06:22
    bella riflessione... piaciutissima, fossero tutti sensibili ed onesti come te, girerebbe meglio il mondo

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