Permarrà questa penna che loda,
nel sonetto o tra le rime rade,
i vagiti di chi al mondo approda
e l'infermo che a morir s'appresta?
Forse un verso si fa carne e sangue,
si fa goccia in seno alla tempesta
e scintilla nel clangor di spade?
Vive e scorre, pur se mano langue,
questa punta arcana e maledetta,
punge i mondi oltre l'uman destino
sicché l'alba pare a noi più stretta;
un'ebbrezza oltre l'amore e il vino.