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Ad Eva

Lilith infernale, costola impertinente
il tuo corpo sinuoso ricorda
colline che digradano al mare
un cielo mosso tra nuvole e sole
così, come il tuo umore

E quando ci chiudiamo
nella follia del potere
basta guardarti
per tornare bambini
tu accarezzi le cose
sai dove metter le mani
e parli, parli
sembri volerti ogni volta svuotare

Fra poco macerie di mondi
rovine
inonderanno il tuo cuore
tu madre
che vivi di nulla
da nulla partirai
tu, bellezza del mondo
sasso lanciato
in un lago salato

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 11/11/2013 08:22
    La follia del potere che distrugge come una serpe nel "seno". Stupenda poesia con una chiusa profonda che fa riflettere.. Davvero bravo
  • Alessandro il 10/11/2013 22:25
    Una sensualità provocante, ma anche vuota ed egoista.. Significativi i due versi finali.

2 commenti:

  • ciro giordano il 11/11/2013 21:15
    Sempre gentilissimo Fabio, grazie... e grazie a tutti per quest piccola dedica
  • Fabio Magris il 10/11/2013 22:28
    Complimenti. Gran bella poesia. Questa Lilith infernale come dici tu, la madre di tutti i viventi vedrà le macerie del mondo.
    "sasso lanciato in un mare salato" ... sai usare bellissime e particolari espressioni. Geniale. Complimenti.

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