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Volava radente, l'Uria
per dar battaglia all'Aquila
e rubargli il Tempo fra le stelle
che toccavano le cime vertiginose
di Troms
la Regina del cielo scese incollerita
fra scoscese rupi vecchie come il Mondo
accarezzò l'acqua dove il Mare sapeva di Umanità
e fuochi, che annerivano i cuori e il giorno
fu guerra
paludamenti aerei andarono a ornare
fronti di Guerrieri antichi
stille di sangue, segnarono sentieri e affetti
clangori d'artigli ruppero i silenzi
di quelle Terre dimenticate da Dio
e dal Dio Sole
il tramonto, stese un mantello quasi umano
su quel proscenio d'eroi e vinti
e sulla Storia diventata leggenda
ci pensò la mano di Dio...