Carezzami come candido
Velo virgineo
Di nuovo ed ancora
Come scrittoio libero
In un mormorio, probabile
Dimenticando, forse
Il colore dei mie occhi
Immaginare l'ancora mai udito
Le ciglia intirizzite smunte
Di nuovo un alba ed è ancora freddo
Ed altro tempo, caldo
Approda il tremito e racconto.
Istruire non è capire afferrare
Non è circolare e da tutti
Non è utile la taccagneria di verbo
né l'elemosinare di carezze
Ho preferito sonnecchiare
Fra le mani e la bocca
E dalla bocca alle mani
Fra un lieve sonno d'amore
In un tempo infinito