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Dolce urto

Una melodia dolce
da lontano vibra;
disarmoniche sintonie,
convulsi battiti
la mia mente occupano.
Avanza la notte, cadono le foglie:
la fine è solo l’inizio della fine.
Sotterranee urla
il mondo coltivano:
fermo, piatto è l’universo.
Sfondano l’inconsistenza
le mie onde cerebrali;
tuoni, fiamme, distruzioni:
su un ceppo acceso tutto gira.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 26/02/2012 20:25
    un po' troppo fragorosa, con tutte le inversioni di aggettivo - sostantivo, soggetto - verbo, che appesantiscono la lettura
  • Ugo Mastrogiovanni il 22/09/2007 10:04
    Visione policroma delle cose, alquanto delirante ma, il verso soddisfa il suo necessario senso estetico.

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