Non disperderò il calore dei vostri abbracci
nel freddo di giorni uggiosi e stanchi,
non lascerò che i vostri sorrisi
si trasformino in giostre ormai in disuso.
Porterò con me in questa terra pur amica
le movenze e le parole a me più care
che sanno del tepore dolce dell'infanzia
e del colore forte della giovinezza.
Più non vedo tra di voi tante facce amiche
che ormai riposano all'ombra dei cipressi,
più non sento risuonar nell'aere
canzoni d'amore di un tempo spensierato.
Ma quando vedo ulivi arrampicati sui dirupi,
fichidindia in gruppi ai bordi delle strade,
rossi melograni spiccare tra il verde delle foglie,
allora un senso di pace mi pervade e mi sento
come un viandante che trova acqua pura e pane caldo.
Saranno gli anni, sarà che i ricordi di tempi ormai lontani
soverchiano lo stanco incedere di giorni tutti uguali,
sarà che personaggi d'ogni tipo conosciuti
in anni sì diversi e cari affollano la mente,
sarà che radici mai tagliate scavano nel profondo
del mio cuore avido di abbracci ed emozioni,
sarà per tutto questo che penso un dì di ritornare.
Sì, ritornerò, e non vorrò ricchezze e onori,
ma solo un prato verde per sdraiarmi
e guardare le nuvole nel cielo,
bambini che corrono dietro ad un pallone
e case adornate di fiori variopinti
che accompagnino il mio cammino
fino a quando i miei occhi non si chiuderanno.