Su questa lapide di pietra
sfiorata dal sole sttembrino
si riflette l'immagine del mondo.
In questa scuola di memoria
strano come la morte fiorisca,
poi il durare dei giorni
appassisce nel durare nel tempo
quindi riprende colore
così per un atto d'amore,
oppure è un atto rituale
un seme di colpa
un bisogno di raccontare
il concerto delle stagioni:
le nevi cantano l'inverno
i fiori cantano la primavera
le vele cantano l'estate
le foglie cantano l'autunno.
Nella confusione corale
si perde tremulo l'eco,
nel libro si chiude
la vibrazione della parola,
il segno di una matita
ha riempito il vuoto del silenzio.