Che ne sai del creato
di quella settimana di magia
frutto della parola di DIO:
del giorno della notte
degli astri del firmamento
della terra del mare dei monti
dell'andare del fiume del vento
dei boschi e degli uccelli,
infine in un atto di follia
idolo sacro di speranza
la creazione dell'uomo
a Sua immagine e somiglianza.
Che ne sai degli anni
che hanno maturato il deserto
e dilavato goccia a goccia
fino a incupire aridi
e rocciosi nelle viscere della terra
e il tempo soffiare come un drago,
nell'incalzare delle fiamme e del fumo
la ricerca di un antro dove riposare.
Che ne sai di un futuro
contro un cielo annuvolato
intessuto di pioggia e di luce
dove ogni spiraglio
oramai brace del passato
consegni i nuovi vapori,
mentre l'occhio sfoca infinito
l'orizzonte si sgrana tra i piedi
ogni chicco di riso una spina
marcito nel pantano del cuore.