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Ci fermiamo sulla soglia della nostra vanità

Le perle di questo tempo sordo
le snocciola il barbone seduto sul parapetto
e tanto le consuma che si sciolgono
in un mare di sbrecciati occhiolini
rivolti al cielo impietoso e sfacciato.

Le perle di questo tempo assurdo
sbriciolate, ghiacciate, abbandonate,
come le parole che cerco
affannata, spossata, arrabbiata

Non chiedeteci la parola -
diceva Eugenio,
inascoltato grido nel deserto di lettere

Ci fermiamo sulla soglia della nostra vanità
ad ascoltare il suono del vuoto

 

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7 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Alessandro il 18/11/2013 16:09
    La vanità rende sordomuti. Apprezzatissimo l'accenno a Montale.
  • roberto caterina il 18/11/2013 07:17
    Proprio così Silvia, questo è il peccato della nostra vanità, la poesia rappresenta una forma per uscire fuori dal deserto inascoltato..
  • Rocco Michele LETTINI il 18/11/2013 02:24
    Una triste realtà che invade una grama quotidianità...
    Un profondo verseggio che grida speranza: non si può ascoltare il suono del vuoto.

7 commenti:

  • silvia leuzzi il 21/11/2013 10:09
    Grande il mio Raffaelino che ha aperto nuovi orizzonti di riflessione ciao
  • Raffaele Arena il 19/11/2013 18:48
    In questa poesia è presente il sentimento di dolore di un tempo che lascia ai margini coloro che hanno una "velocità ridotta" e sempre di più quelli che ne hanno una "normale (?). Causa l'imperialismo tecnologico imperante che ci svuota di umanità con lo sguardo "verso il nulla". Bella e drammatica riflessione. Un saluto!
  • silvia leuzzi il 18/11/2013 12:55
    Grazie grazie amici mi commuovete e non vi nascondo che mi incentivate a scrivere... un bacio a tutti forte forte
  • Fabio Magris il 18/11/2013 11:49
    Come fai a trovare simili parole?, il finale poi.. "il suono del vuoto". È una poesia più che mai attuale visto come va il mondo e visti i valori che ci propinano...
  • silvia leuzzi il 18/11/2013 07:57
    Grazie amici di aver apprezzato questi versi sono veramente felice
  • denny red. il 18/11/2013 00:19
    È una bella poesia.. questa tua Silvia e.. e io penso che.. che da quando l'essere ha ucciso il pensiero.. l'essere.. si è perso del tutto e.. e tutto si è fermato là.. la in un vuoto pozzo gelido e freddo..
    Bellissima! Brava Silvia.

  • Antonio Garganese il 17/11/2013 23:29
    Poesia assai profonda, una riflessione sull'attuale che ha davvero ha stancato con la sua precarietà incapace di creare rinnovamento di gente e di idee con incluso un omaggio a Montale che credo piaccia all'autrice. Un sfogo legittimo e utile.

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