Quei chiaro scuri
troppo scuri d'inverno
taglia l'orlo ai limiti all'impedimento
Per le cose e per l'anima
Le parole ridono a me che dentro
quieta intono il mio canto
La melodia di ore ilari
fra momenti di divagazione
Fuggono a far baldoria
in un calice di vivo
fra le nottate a venire
Le abbandono al diletto
aspetto il giorno primo
della settimana
ad amoreggiar con l'ordine