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L'ultimo spenga la luce

Scusate
sto morendo
non ho spazio per farlo
non ne ho il tempo
non ne ho la forza
non voglio capirlo
ma lo sto facendo
non lo posso impedire
scusate sto morendo.
E voi con me.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 24/11/2013 15:24
    Un'anima persa nell'oblio che cerca aiuto, ma non lo trova perdendo anche l'ultima speranza... Piaciuta

6 commenti:

  • augusta il 28/11/2013 14:13
    il titolo.. mi ha incuriosito e come vedi poi ho anche letto... 1 beso
  • Martina Giurgevich il 25/11/2013 23:28
    Caterina, sono davvero felice per te. Penso di sapere cosa hai passato sia come donna ma anche come madre... anche la mia si è trovata nella tua situazione e io sentivo la sua sofferenza, anche se pur in mezzo a mille difficoltà lei abbia sempre cercato di essere felice. Per me.
  • Martina Giurgevich il 25/11/2013 23:24
    Giacomo, ho letto il tuo racconto. Molto bello e sono completamente d'accordo con quello che scrivi. Ma il mio problema è diverso, io l'Amore l'ho trovato e poi l'ho perso. Probabilmente non era il tempo o il mondo giusto per la sua anima... quindi a me basterebbe "solo" incontrare delle anime affini, i figli del fuoco (come direbbe Gerard de Nerval)
  • Anonimo il 25/11/2013 06:49
    Una poesia struggente, di grande impatto emotivo... non voglio farmi pubblicità, non ne ho bisogno, ma mi sento di darti un consiglio spassionato: leggi il mio breve racconto Aspettando l'amore... ti farà bene. ciaociao
  • Caterina Russotti il 25/11/2013 06:20
    Allora credici fino in fondo... Io l'ho trovata, dopo più di 10. Anni di solitudine... Passati a crescere da soli tre figli... In bocca al lupo.
  • Martina Giurgevich il 25/11/2013 04:12
    Grazie! L'ho scritta molto tempo fa, ma credo ancora che ci siano alcune persone che per qualche imperscrutabile motivo siano così diverse dalle altre che sono condannate a vagare sole, sempre alla ricerca di qualcosa... Forse di un'altra anima simile, che soltanto loro potranno riconoscere. E magari finire l'ultima parte del viaggio con la consapevolezza di non essere stati soli, magari solo per un attimo.

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