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La luce è troppo pura

Silenzio.

La stanza è vuota.

Ricordo.

La rabbia cresce.

Ecco, ora aumenta
ecco, ora è nel mio sangue
ecco, ora controlla il mio cuore.

I battiti irregolari,
il respiro sempre più forte.

Il corpo ormai è stretto;
mi impedisce di agire,
poi capisco,
non è il corpo ma la mente,
la morale,
la legge.

Urlo.

Nessuno mi sente.

Piango.
Mi dispero;
dolore e frustrazione si mescolano.

Mi agito.

Poi risolvo;
l'oscurità divorerà il mio essere
vincerà l'emozione,
si nutrirà della mia vita,

si,

l'ombra dentro a quel grilletto
l'ombra così vicina
è la mia soluzione.

 

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1 commenti:

  • Alessandro il 05/12/2013 18:36
    Versi solitari come un gocciolare di lacrime che si fa via via più intenso.

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