"Gronda d'azzurro il ciel, mar di speranza
a sé accarezza la montagna viva,
piange la sua croce torta,
dalla sua fredda barba
perle di gemmee stelle
spargon d'argento
gomitoli di roccia...
Ai piè del sacro gigante,
in su le viuzze storte tra i vecchi focolar
freddo il mortal s'avvia,
tra calde luci, abeti ed orme ambrate
indifferente, in mezzo alla sua gente"