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Inverno e santeria

Il paese agricolo
trova i polli e il loro sangue
e la santera tra la febbre
e i fumi vaticina non lontano
dalle stelle
e l'Inverno è un signore che
si accoglie con riverenza
con la esse arrotondata
dei dialetti lombardi
e la voglia di confrontarsi
seriamente nella città che ha gli occhi
e le voci delle donne più belle

togliere la neve dal paltò
è un inizio
un ricordo
da dove l'affetto parte per
il mondo di oggi appena smussato
in grandi scatole di latta colorate

giochi di ieri.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 11/12/2013 08:09
    Giochi di ieri... di un inverno celebrato nella rimembranza più gradevole... IL MIO ELOGIO ROBERTO

3 commenti:

  • Alessandro il 12/12/2013 22:31
    Bella questa immagine dell'inverno antropomorfizzato, come un vecchio saggio.
  • Aedo il 11/12/2013 22:46
    Poesia significativa e suggestiva. Bravo!
  • loretta margherita citarei il 11/12/2013 19:45
    interessante testo, bravo roberto

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