username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Sonetto triste

Sotto Natale mi prende tristezza
che non possan tutti esssere felici
poichè lor vita manca di agiatezza
dovendo fare salti e sacrifici.

Il tempo sfugge e sfugge giovinezza
quando si aveva lavoro ed amici:
tutto pareva lieto e l'incertezza
non disturbava gli animi felici.

Ma ti ritrovi oggi a stender mano
perchè la tua pensione è troppo poca.
La tua infelicità non fa baccano,

sei solo, la luce nel cuore è fioca,
ogni ricordo di gioia lontano:
la tua mente oramai la morte invoca.

 

2
4 commenti     6 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

6 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Alessandro il 12/12/2013 22:33
    Anche io divento malinconico durante le feste comandate. Bella
  • Caterina Russotti il 11/12/2013 12:37
    Una poesia che nei suoi versi sprigiona tristezza, ma anche un profondo amore per coloro che dovranno affrontare in difficoltà il natale... Versi che sento ed ho molto apprezzato. I miei complimenti.
  • roberto caterina il 11/12/2013 09:32
    Richiama il film di De Sica Umberto D. Certo i tempi sono quelli che sono.
  • Auro Lezzi il 11/12/2013 09:24
    E dai Marinella... È contaminante la tua tristezza.. Che diventi almeno solo malinconia...
  • Greca Cadeddu il 11/12/2013 08:50
    Un pensiero per i meno fortunati, e per gli anziani, esposto egregiamente in poesia, complimenti
  • Rocco Michele LETTINI il 11/12/2013 08:39
    Eh se a l'infelicità l'occhio fosse prestato... ogni ricordo di gioia non sarebbe remoto...
    UN SONETTO CHE HA RUBATO LA MIA PERSONIFICAZIONE... TANTO MI APPARTIENE...

4 commenti:

  • Antonio Balia il 28/12/2013 18:34
    Piange sensibilità al dolore per la morte della vita!
  • loretta margherita citarei il 11/12/2013 19:53
    molto bello complimenti
  • Grazia Denaro il 11/12/2013 11:22
    Molto bello anche se triste questo sonetto che apprezzo per contenuto e forma, brava Marinella!
  • marinella addis il 11/12/2013 10:56
    ... un giorno, per le vie della mia città, noto un signore anziano che timidamente e dignitosamente stendeva la mano.
    In lui due occhi azzurri e vivaci... per fortuna ancora invocanti la vita.
    Il mio sonetto non finisce così perchè purtroppo non tutti hanno la forza di andare avanti.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0