Non rimembravo odor d'erba bagnata,
né il vento carezzevole né il tuono
rattissimo che incide la nottata.
Estraneo m'era come a corpo estinto
della natura l'intricato suono;
or che rivivo ne ricado avvinto.
Giacevo; carte e polvere d'intorno.
Come novella dal finale aperto
temevo d'abbracciare il fresco giorno.
Prometto: cesserà il mio desolare
l'azzurra età; l'esilio il passo incerto
di membra decadenti può aspettare.