La sera
odora di penombra
al gelo dei marciapiedi.
La si avverte pure
tra vetrine ora più luminose,
che ammiccanti
sfoggiano promesse
e destreggiano richiami
come unico svago
a distrarre occhi pensosi.
Quanti ne osservo sospirare
e piano poi allontanarsi
chinando il capo.
Forse vi è l'attesa gioiosa
solo negli sguardi dei bimbi,
lungo il passeggio usuale
che distanzia però realtà
da fantasia.
Ma la sera odora
anche di quei riflessi
ribaltanti di colori,
respiranti atmosfere
addobbanti augurate
allegrie di bontà...
È così pare tempo
di dover scordare ansie,
almeno per un po',
e riuscire a sentire della sera,
soltanto l'odore del Natale,
e i suoi suoni, e le sue magie,
e la fede di cui la vita
sempre fa scorta di stupori
nel suo intimo camminare,
pure se malinconicamente
tasche sono vuote di felicità!