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La poesia di Natale

Tra i ricordi di quand'ero piccolina
una dolce tradizione ha il suo posto speciale:
la poesia che recitavo da bambina
in piedi sulla sedia la vigilia di Natale.

Sulla tavola imbandita, sotto il piatto di papà,
mentre nessuno mi vedeva, nascondevo una letterina,
poi, finita la cena, lo spostavo un po' più in là,
a sorpresa usciva fuori una candida bustina.

Quelle prime paroline, scritte a scuola da una figlia,
a matita sulle righe di un foglietto un po' sgualcito,
con gli auguri di Natale per tutta la famiglia
ora sono nella mente il mio ricordo preferito.

Quando tutto fa capire che il Natale si avvicina,
vetrine, luci, auguri, addobbi e bei regali,
come musica di un canto penso a quella letterina
che la notte di Natale ci faceva tutti uguali.

Nel presepe a mezzanotte si metteva il bambinello,
davanti a quella sacra scena si diceva una preghiera
"che il domani sia per noi più felice e sempre bello"
e una silente notte serena seguiva la festosa sera.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 23/12/2013 11:18
    Il natale è la speranza, meravigliosi ricordi di un tempo passato. Auguri di un sereno Natale
  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2013 22:02
    BUON NATALE MARINA... CI HAI RISVEGLIATO MOMENTI UNICI DELLA NOSTRA INFANZIA... SCORSA CON PIACERE E CON UN VELO DI MALINCONIA...
    FELICE NATALE

1 commenti:

  • Marina Duccillo il 23/12/2013 05:36
    GRAZIE. RICAMBIO DI CUORE E AUGURO UN SERENO NATALE A TUTTI I POETI DI QUESTO MERAVIGLIOSO SPAZIO, ALLE LORO FAMIGLIE, AGLI AMICI, AI FEDELI ED ENTUSIASTI LETTORI DELLE VOSTRE E DELLE MIE OPERE. AUGURI!

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