A cento altari donerei un sussurro,
pregando che per te l'età non passi
in cui, tra il verde perso e tra l'azzurro,
d'aulenti e irripetibili visioni
il tuo sguardo ancor giovane s'irrora.
Tu pure prìa dell'ultimo saluto
a queste disoneste dimensioni,
incredulo nel cuore, avrai veduto
come tutto passisce e si divora;
vedrai il ciclone che travolge il nido,
il pioppo che, scotendo via le foglie,
all'occhio cela le radici e i sassi,
e il cacciator che preda col suo infido
veleno da morte e dolor distoglie.