Qua s'evince la vita,
essa è qui.
Valicano suoni dalla porta.
Muri saturi di male ridente,
sicuro trionfante.
Fendo il divisorio e accedo.
Fulminea d'un colpo m'appari realtà mia.
L'esterno vanifica, la vera esistenza è qui,
in corsia.
Non v'avvilite, oh no donne nostre!
Non ascoltate quelle risa infami,
forti qual siete.
Un eco rimbomberà ancor più forte,
il "ridente" avrà timore,
poiché concenti d'amore vostro guerriero
in corsia signoreggeranno.
Assalirete il dittatore,
il tetro sovrasterete,
l'insieme maledetto soggiogato
da un pomposo gremito speranzoso!
D'innumerabili risorse vi nutrirete,
debolezza sfatta da miriadi volontà,
scortate dal canto della famiglia vostra.
Quel canto invalida il male,
che vi condurrà a sentir solo
l'udir mirifico dell'amore.