Io tedioso "ritmo" d'amore,
che solo d'allucinazioni si sfamava.
Ero spigolo confitto di ordinarie giornate,
immoto, quasi inerte.
Spenta la mia amorosa candela.
A vacuo senso le labbra mie sfioravano
essenze su cui allevavo
solo maschile volontà.
Poi tu,
maliosa sfoglia d'oasi melodiosa,
carezzevole scenario.
Flautata espressione
di raffinata esaltazione.
Squisito pan grattato
sbriciolato in me,
sino contarne l'ammirevole quantità.
poi tu,
il mio placido "ritmo"
finalmente caldeggiato
d'intensità sentimentale,
amorosa frenesia, giubilo godimento.