Amico, vai credendo
ancor che possa un viaggio
lontano, un bel paesaggio
mondare il mio criterio?
Per quanto ognun si danni
avanza ben sicuro
l'ingiusto che negli anni
vacilla ma non cade;
da molto ho fatto orecchio
a spettri mormoranti,
a barbari e arroganti
che annacquano lo specchio.
Non credere che in seno
mi batta un desiderio
di fuga. Non attendo
un volo, nessun treno.
Solo se scardinasse
del tempo i grevi infissi,
solo se mi portasse
in gita negli abissi.
E dopo questo, forse
avrò chiaro ogni inciampo
di mille e mille strade
mai viste o già percorse.
Niente sfide o rancori
a usar parole mie;
non vedrò più i timori
strozzar le fantasie.
Mi adagerò nel campo
di vita svincolata
tra l'ondeggiare puro
dell'erba non falciata.