Di fare, uscire, d'affrontare il gioco
perverso della gente non risuona
a volte in me il desìo, ma sempre al fioco
chiarore ridisegno una persona,
un sogno, uno scorcio, una velenosa
invidia; è un altro verso partorito,
più sconosciuto a me che a chi vi posa
lo sguardo indagatore o divertito.