Mi hanno dato un nome
a cui la totalità del mio essere non corrisponde
un codice
alfanumerico
fatto di lettere e numeri
per arginare giorno e notte il corso omega dei nostri movimenti
dicono che sono qui
o che sono là
a seconda da dove appaio
ma in fondo non mi conoscono e non vedono nell'estendersi dei miei rami
il punto in cui oltre l'orizzonte visibile
biforco
evado
nel canto
di un invisibile fiume sotterraneo
che
va
dal mare alla sorgente
seduto
sulle due sponde con occhi di salmone lo guardo scorrere nel suo lento risalire
e
se ho radici di cielo
come tanti di Voi
e
foglie di terra sensibili
il nostro nome
è
luce
procreante
di
infinito amore
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
La nostra casa.. ha per tetto un cielo di stelle... e per fondamenta il canto di un fiume...