Non potevi nascere dalle mie viscere,
solo dal mio cuore.
Sette anni di carte e scartoffie,
domande indiscrete, giudici e giudizi.
Poi la suora ti ha messo
nelle mie braccia: piccola rosa,
preziosa d'attesa.
Avevi il singhiozzo di chi aspetta
vorace, fra molti, che arrivi
il suo turno di latte.
Nostra figlia ora è donna.
Quanti singhiozzi allora
fino a che il corpicino saziato
si convinse che per sempre
ci sarebbero stati
latte ed amore.