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Sole straniero

Quando esco
non lo vedo
ancor non è giunto
a portare l'ambasciata.

Mi tuffo nel lavoro
di penna e di tastiera
la finestra di fuori
si trasforma in fessura.

Arriva, mi saluta
un bagliore sempre uguale
sul muro d'ufficio
scegliendo direzione
e angolo da seguire.

Si riprende

una consapevolezza nuova
su virtù,
mancanze, limiti
che portano vigore
per continuare

solo per chi
saprà vedere
la via sensibile
che non è una forza fragile.

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 14/01/2014 18:06
    Il bagliore della luna che fa compagnia all'uomo che lavora, mentre il sole ancor dorme.
    La chiusa mi piace veramente tanto. Complimenti
  • loretta margherita citarei il 14/01/2014 15:14
    molto bella, sei mitico poeta!

4 commenti:

  • laura il 31/01/2014 10:23
    Hai descritto la tua giornata, uscire presto quando ancora il sole non si è svegliato... poi nelle ore in cui inizia a risplendere nel cielo, tu da una piccola fessura lo ammiri e inizi a guardare le sue varie angolature che riscalda con il suoi raggi!!!! mi è pioaciuta molto! sei riuscito a raccontare te stesso con versi molto belli e scorrevoli bravo un caro abbraccio
  • stella luce il 17/01/2014 11:28
    ... la tua vita in versi...
  • Chira il 14/01/2014 14:30
    Straniero il sole per chi va a lavoro ancora che non è fatto giorno... ma poi s'infiltra, anche un sol raggio basta a rinvigorire chi già è forte di suo. Bella bella, Antonio!
    Chiara
  • Anonimo il 14/01/2014 10:59
    unsaluto in un delicato bagliore, un segno forte di saluto... bella

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