In un punto conteso
tra la folgore e il buio
si trova lo spaccio disinvolto
di una piccola sostanza
Ed è lì che si perde
sempre li che si ritrova
muta e squillante incoscienza
sbroglio di sciagurate frattaglie
spaventosa meraviglia di ogni infiorescenza
Non riconoscersi
e poi scoprirsi
al di la del vicino condotto
dalla propria mano la mano stretta
girare e girare in tondo
nel quadrato di una stanza aperta
dal muro di cinta divelto
scrostata al tempo futuro
come cenere di sigaretta...
Per spesse cintole
esser il passante
di una vita
senza misura