Divampa, scacciando l'oblio,
un'ombra di eventi, di strade
percorse: è sussurro di spettro
o un trucco? Ma è dolce l'abbaglio,
la vivida e ratta scintilla
che cogliemi a inermi calcagna
siccome un ricordo non mio.
Riabbracciami, o ignota Sibilla,
sul ciglio d'indomita etade;
ti cerco tra sale e montagna,
nei sogni sull'erba di campo,
tra i portici e i ciottoli; sbaglio?
Sei rara come una nottata
albina, la foto d'un lampo.