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Marzolina

Marzolina prepara la casa
al suo funerale,
riassetta per l'ultima volta
i fiori e la bara
e poi sorridendo
si mette a cantare:
appende quel cappio
al soffitto sì odiato
sta pronta a saltare,
ma non sa che all'Inferno
è meglio aspettare.

Una vita all'insegna
della polvere,
dello sporco,
Marzolina non lo teme
ma teme quel nome:
la padrona che torna
a casa la sera:
se non trova pulito
le trancerà un dito;
ha deciso di farle
una bella sorpresa:
che la casa la pulisse
con la lingua, lei morta!


Lo sgabello di frassino
rimbomba nel vuoto,
rincorre quel suono
la sua mente che parte:
in ferie perenne
se ne va,
al Diavolo la padrona,
e tutto quel che farà.

Dimmi s'è vita,
dimmi s'è vita,
quel pulire e sistemare
quello straccio per lavare
quelle smorfie di fatica
sì dipinte sul suo viso
non faranno più ritorno,
ora, all'improvviso,
ha scoperto la chiave
per la felicità e il riso;
qui vi narro Marzolina,
donna morta col sorriso.


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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 04/03/2014 06:50
    è molto particolare.. Luca.. ed anche pericolosa... nel vedere il suicidio come via di fuga... ma il tono della poesia è leggero e scherzoso... pur dicendo una grande verità... mi è piaciuta...è originale...
    vi narro di Marzolina..( una primavera a venire)Donna morta con il sorriso..
    ...
    si sarà lunga ancora la lista dei suicidi... de l'umanità non cambia...
    ...
    mentre la leggevo... specie nel finale... ho rivisto nella mia mente il film... Una pura formalità.. un film che ho adorato...

2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 04/03/2014 07:03
    molto originale, sembra la trasposizione in versi di un racconto, comunque il suicidio nn è la soluzione, piaciuta
  • luca il 03/03/2014 21:25
    so che potrebbe apparirvi molto "strana" come poesia, ma ho cercato di immaginare come potrebbe essere l'ipotetica vita di una schiava in una futura civiltà distopica... accetto ogni tipo di critica

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