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Er soffritto

Nun sarà
er mejo,
ma è mio,
e ve lo vojo
dì;
co na piccola cipolla
accortellata
e accortellata assai,
no spicchio d'aio
e peperoncino
che la stessa fine
fano,
ne lo tegamino
a la fine
dato
co no poco
d'oio nostrano,
de ulive
de sor Gigi,
rosolando
pian pianino
se fa,
e po' la carne
a tocchetti
cader se lassa,
co l'aggiunta
de no po' de acqua
sale pepe
e tanta fantasia.
A la fine
du tre pomidor maturi,
san Marzano
de Battipaglia,
me raccommanno,
evaporandosi er tutto
cader se lassa
du tre foglie de basilico
fresco fresco;
ed eccovi
er mio soffritto.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 14/03/2014 17:30
    UN MAESTRO DELLA CUCINA IN SQUISITI VERSI... IL MIO ELOGIO
  • Anonimo il 14/03/2014 17:13
    Che profumo!... e che voglia!... Quanto si può dare in modo buono e semplice!

2 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 14/03/2014 18:13
    Lo sanno ormai tutti, che sono io il cuoco, e chi proprio oggi mi tormentano, si son dilettati con le mie ricette in versi o in fiabe.
  • Anonimo il 14/03/2014 17:15
    ... Ma, sei proprio Tu il cuoco?...

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