Fino all'ultima goccia
berrò avida alla fervida fonte,
finché queste povere membra...
sapranno adattarsi
per suggere nettare
che sa d'ubriacatura senz'alcool.
Ancella che gode soffrendo
la patetica assenza
di titoli e fregi e memoria
e il vuoto di cassetti abbandonati.
E mi vesto di frustrazione,
e un dolore soffuso m'inchioda
di fronte al sapere che non so.
Passeggio ancheggiante tra rumorose autovetture
Che occhieggiano furtiva mercanzia,
poca roba in poca altezza,
pochi ricordi molta brezza
vento di smog e lacrime di carta.
Sono io sul ciglio della forra,
sono io quella che erra
in queste pastoie d'ignoranza,
in questo tempo saziato d'arroganza.