Scalza e dimessa
In un silenzio luccicante come lama
Che penetrò la tua alba rendendola notte
Che prolungò i sospiri più del vento
Persa tra i perduti
Pazza tra i savi
In riva al Lago sei giunta
E dal nero profondo dell'acqua
Con gli occhi doloranti polvere
Scorgi affiorare lo spettro
Che visse eterno più dei vivi
-culla di calle e smeraldi-
Di pozioni e filtri
Di streghe dai profumi impronunciabili
Di radici dell'immortalità
E i tuoi passi ti portano inesorabili
A ricongiungerti ancora al veleno che ti rese salva
Mentre scendi nell'acqua
Che ora ti cinge i fianchi
E che fra poco conclamerà il suo sorriso
Baciandoti
La bocca...