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Il pianto d'un bimbo

Ci si nutre di similitudine,
pare che la carne di nostro fratello
sia più gradevole e se urla ci si compiace.
Capita sovente di vedere
resti di femmina
pencolare sbilenchi
dalle fauci di una consorella.
La difficoltà mette fame,
toglie ai ricordi l'incanto
perché la fragranza del pane fresco
non si può immaginare languendo.
C'è bisogno di mangiare, di godere
e allora ci si torce contro se stessi.
Perché cambia l'idioma ma l'idiota resta:
il povero sconfitto, la femmina stuprata.
Il film è questo inutile fantasticare
E chi sopra di noi si accinge a mangiare
Non teme guerre.
Non teme nessuno.
Perché il popolino non imbrocca la via
quella che unisce le mani,
quella che si percorre insieme.

Il pianto di un bimbo
Non ha colore,
non ha odore
e neppure un buon sapore.

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • vincent corbo il 25/05/2014 10:57
    è una poesia difficile, sembra partorita con dolore. Le parole hanno un suono come di pentole contro ossa. Mi piace sia per il tema trattato che per i suoni che produce. Mi sembra ci sia un accenno anche alla mancanza di solidarietà tra le donne.
  • Rocco Michele LETTINI il 25/05/2014 07:30
    IL PIANTO DI UN BIMBO... HA UN CUORE DIVERSO... HA UN CUORE CHE VUOLE INSEGNARE... HA UN CUORE CHE VUOLE GIOIRE...
    HA UN ACUTO POETICO CHE LASCIA IN UN PROFONDO MEDITARE...

4 commenti:

  • Attanasio D'Agostino il 25/05/2014 20:00
    La chiusa sottolinea il capolavoro,
    opera profonda e toccante...

    "quella che unisce le mani,
    quella che si percorre insieme."
    è la strada da costruire
    un caro saluto Tanà
  • silvia leuzzi il 25/05/2014 18:52
    Mi piace moltissimo quest'analisi del suono prodotto dalle parola, quelle pentole contro ossa - grande allegoria nella poesia - Sono alla ricerca di parole che accompagnino il significato morale con suoni appropriati e che te ne sia accorto caro Vincent mi fa veramente piacere. Per quanto riguarda la solidarietà tra le donne, esatta osservazione, soprattutto tra le più giovani si è persa la spontaneità che tanto a fatica si era provato a costruire negli anni settanta, merito dei quali le donne oggi sono più determinate e sicure di loro stesse. Ci sono però momenti che devono essere condivisi per tutelare i diritti acquisiti... ma questo è un problema appunto che riguarda tutto il genere umano, che stolto dimentica il pianto d'un bambino. Ciao e grazie Vic
  • silvia leuzzi il 25/05/2014 10:39
    Grazie Rocco e grazie Laura per il vostro commento vi auguro buona domenica
  • laura cuppone il 25/05/2014 07:51
    Il tuo sdegno non è rabbia pulsante, ma il successivo, superiore, rassegnato disgusto.
    Appoggio in pieno ogni sillaba e nemmeno io, come te, spero più in una evoluzione positiva, ne in una redenzione della bestia, ne ancora in una unione che fa la forza per il cambiamento, poiché si gode ora del dolore altrui banchettandone seduti su un divano...
    Retorica, menefreghismo e scoop...!


    Bravissima

    Laura

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